23 Novembre 2017
#POETRY Bianca Sorrentino
9/11/2017 – Giovedì 23 novembre ospite al #POETRY, bar Linus di Faenza, l’autrice di Mito Classico e Poeti del ‘900, la giovane e già famosa scrittrice Bianca Sorrentino sarà infatti protagonista del quinto appuntamento della rassegna poetica organizzata da Flavio Almerighi, Monica Guerra e Aurea Bettini. Open Mic in coda, possibilmente di testi ispirati dal mondo mitologico. Musica a cura di Simone Cattani.
Bianca Sorrentino (Bari, 1988) ha conseguito la laurea magistrale in Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità presso l’Università di Bari ‘Aldo Moro’, con una tesi comparatistica sulla ricezione shakespeariana delle fonti classiche, e ha ottenuto un diploma di Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali presso la Business School de «Il Sole 24ORE». Si occupa da sempre di teatro e didattica, ha lavorato in Irlanda come assistente di Lingua Italiana, ha esordito per i tipi di Stilo Editrice con Mito classico e poeti del ’900 e attualmente cura un ciclo di incontri sulla poesia del Novecento in collaborazione con la Libreria Prinz Zaum di Bari. Suoi contributi sono apparsi su Poesia di RaiNews, Parco Poesia, Midnight, L’EstroVerso, Laboratori Poesia, Iris News, Buenos Aires Poetry e sul sito del Centro Culturale Tina Modotti di Caracas. È inoltre relatrice presso convegni universitari e incontri scolastici.
Dalla prefazione di Rosita Copioli Mito classico e poeti del ’900 è un libro scritto con eleganza (di stile, di lingua) intorno a un ricco nucleo di miti, l’attenzione fissa al presente. Una mente lucida va alle fonti greche e latine: Esiodo, Omero, i tragici (Eschilo, Sofocle, Euripide), Catullo, Virgilio, Lucrezio, Ovidio, Seneca. Non considera solo i miti più noti, ma anche i meno frequentati e laterali. Li legge attraverso alcuni poeti del Novecento, che in gran parte traduce personalmente. Sceglie gli argomenti con proprietà, li ordina coerentemente, con gusto, che è un dono dell’intelligenza sensibile. Laureatasi nello studio della ricezione dell’antico in Shakespeare, Bianca Sorrentino prosegue la ricerca nel «campo estremamente affascinante» che «permette di riscoprire la pregnanza e l’attualità di storie comunemente ritenute troppo lontane […] alla luce della sensibilità moderna». Le appartengono acutezza di sguardo, slancio dell’immaginazione che pure salda alla realtà quotidiana, fedeltà alla propria terra, che ha accolto i miti fin dalle origini. Sono doti per nulla comuni, da cui ci si può aspettare molti nuovi risultati.