Sandro Pecchiari
Sandro Pecchiari
Ospite al Festival di Poesia Tres Dotes 2019
da Desunt Nonnulla (in pubblicazione con Arcipelago Itaca)
di fronte l’alba a lame taglia il bosco
il bosco scambia animali e umani
insonni come endovene annusano
il primo pane da lontano
non visti che da pochi
[già altri fissano vie furtive alle finestre
in ghirlande di fiato di stranieri
oltre i vetri
il loro proseguire a tentativi
allarma tutti i fari indifferente
anabbagliando la foschia
e li spegne nella luce]
noi qui isolati da finestre alte
contiamo le case e ridiamo
nomi ai villaggi come a vidimarli
confermiamo le colline e il mare
l’esserci stati rassicura dalla lontananza
noi collegati a tubi d’aria controllata
veniamo allattati di sangue e sale
ma ho visto
io so che ho visto
*
da Su gibi git su gibi gel (raccolta inedita)
ìnfandum, regina, iubes renovare dolorem
sanno in te gli occhi l’inclino del coltello
sono in me le strade abbracci acuminati –
per qualcuno questo luogo sarà casa
per molti sono solo muri e mare da varcare
indicibile, regina, non è dare tristezza
è rinnovare il dolore della gioia
se mancano i suoni gli odori i fruscii
dove l’estremo fermi sorridete nega un dopo
e un prima
l’indicibile si posa
e stringe forte gli artigli
per tenerlo inarrestato
raccontarlo è inadeguato,
regina