Fabio Pusterla

Ospite

Laureato in lettere moderne con Maria Corti all’Università di Pavia, insegna al Liceo Cantonale di Lugano 1 e all’Università della Svizzera italiana a Lugano; ha tenuto per alcuni anni corsi presso l’Università di Ginevra. È stato tra i fondatori della rivista letteraria “Idra”, edita a Milano da Marcos y Marcos. È attivo come poeta, traduttore (soprattutto dal francese, con qualche incursione nella letteratura portoghese) e saggista. Collabora a giornali e riviste in Svizzera e in Italia. Ha diretto l’edizione critica delle opere di Vittorio Imbriani e pubblicato saggi, traduzioni, volumi di versi.

Caratterizzata in partenza da un forte influsso espressionista (come ha notato Pier Vincenzo Mengaldo), ma con venature più pacate che la inseriscono nella tradizione anceschiana della Linea Lombarda (Giorgio Orelli e Vittorio Sereni), la poetica di Pusterla è andata sempre più avvicinandosi a una poesia dal forte contenuto civile (si veda in particolare Folla sommersa), mentre l’esperienza di traduzione legata strettamente a Philippe Jaccottet lo ha portato a una sempre maggior attenzione agli oggetti del quotidiano, alle vite e cose dimenticate (Cfr. Le cose senza storia), rafforzata probabilmente dalla provenienza geografica decentrata (Pusterla è cresciuto in una città di frontiera, Chiasso, e insegna attualmente a Lugano, nella Svizzera di lingua italiana). Del suo lavoro come traduttore, condotto attraverso un recupero dei materiali poetici del Novecento italiano, ha scritto Pier Vincenzo Mengaldo: “si può dire che il poeta ticinese ha realizzato in queste versioni, con nobiltà di patina ma stringatezza di scrittura, un’eccellente triangolazione fra Jaccottet, se medesimo e il senso della lingua poetica italiana”.

Nel 1985 è stato il vincitore del Premio Internazionale Eugenio Montale, sezione editi. Nel 2007 gli è stato conferito il secondo più importante premio letterario svizzero (secondo solo al Gran Premio Schiller): il Premio Gottfried Keller. Nel 2009 la “collana bianca” dell’editore Einaudi ha pubblicato un’antologia di poesie del periodo 1985-2008, sotto il titolo Le terre emerse, con il quale nel 2009 ha vinto la sezione poesia del Premio Giuseppe Dessì.

Sulla sua figura il regista Danilo Catti ha realizzato il documentario Salamandre, gatti ciechi, rotaie, nell’ambito del ciclo “Lettere dalla Svizzera” (produzione SRG SSR idéé suisse, 1998).

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