Alessandra Gabriela Baldoni e Giancarlo Sissa – tre minuti per DANTE

La poesia di Dante e il senso del suo messaggio a settecento anni dalla morte. Dante come maestro contemporaneo: cosa nasce dall’incontro fra i poeti di oggi e la Commedia?

La scelta delle terzine a cui sono collegate le poesie e il video è stata effettuata dagli autori. 

 

 

Purgatorio, Canto I, versi 115 – 120 

“L’alba vinceva l’ora mattutina

che fuggìa innanzi, sì che di lontano

conobbi il tremolar della marina.

Noi andavam per lo solingo piano

com’om che torna alla perduta strada,

che ‘nfino ad essa li pare ire invano.” 

 

 

“Isole d’esilio” versione inedita
(riscrittura da “Persona minore”)

 

Non sapevo in quale direzione dovesse farsi il viaggio, in quale siepe cercare le domande, come immaginare le strade di questa o altra città mangiata dall’alba. Il mondo mi attraversava lasciandomi deserto, la luce non ospitava volo, brezza, foglia, ma solo le tracce di un sogno di bellezza impura, disperante e lontana come voci aperte nella sabbia. Ora dicevo amore, amore mio che domini i sogni del mattino, portami nella danza, nel giro del fiore, in ogni direzione. Poichè in ogni passo è Dio che trema.

 

Preso il cammino del mare restarono le luci delle cicale, i riflessi delle pietre bagnate, la torre crollata e l’accesso che separa sogno da sogno, fiamma da fiamma. Poi ecco le isole, la roccia bianca del pensiero, la pena dove nuotano le mani. E così sbarcammo all’antica giovinezza delle spiagge, nella parte limpida del secolo dove la cenere del pane lenta faceva specchio, onda del vento cui dondolammo steli d’occhi e alleanza, seminando boschi nel cuore della casa.

 

Ma in quale cortile, in quale prato convocato l’incontro? Nati agli altissimi cancelli dove sbattono stendardi e vele di vascelli, a ogni parola crollavano finestre. Eravamo noi semente, il pane di bestemmia e di preghiera, arati nella terra del sonno, nel paradiso davanti, dove la radice solleva asfalti, dove le costellazioni cambiano nome, dove altre leggi raccontano i segni dei giorni. Poiché in ogni passo è Dio che trema.

 

 

contributo video a cura di Alessandra Gabriela Baldoni, lettura di Giancarlo Sissa.