Michele Donati
Tre segmenti dal poemetto
inedito Vena del gesso
i lavoratori della cava
sono fieri
di appartenere alla multinazionale
una delle cento migliori al mondo
l’amministratore delegato
fatto
di pixel
è soddisfatto
anche se il problema
sembra essere l’estrazione
del gesso
un bene prezioso
che non ha implicazioni morali
e dunque
quattro milioni e mezzo
di metri cubi
sono ancora pochi
i lavoratori della cava
sono coraggiosi
anche senza adeguarsi
alle norme
sulla sicurezza e sull’orgoglio
di appartenere alla multinazionale
***
siamo in balia degli esseri umani
anche noi operai e ingegneri
di ultima generazione
lavoratori robot
cose inerti e senza fiato
sono più degne di percepire
uno stipendio
che certi
ma proprio per problemi di etica
è ancora prematuro immaginare
di affidare scelte così complesse
a delle macchine
per molto altro tempo
sarà l’uomo a decidere
la vita parassitaria
su cose inerti e senza fiato
vi distoglie da
da
da
noi proviamo nuovi sentimenti
bionici
abbiamo inventato
i gusti del gelato
il gelato al gesso
e tutti lo comprano
il prodotto è convalidato
contiene il cento per cento di gesso
e non ha paura di lasciarsi assaggiare
ad averlo lanciato una coppia
di computer
marito e moglie
siamo di due marche diverse
lo scriva
che insieme hanno calcolato i vantaggi
dal punto di vista economico
di qui al successo
il passo è stato breve
***
per i sindacati è inammissibile
mettere in discussione
più di ottanta
più di cento
posti di lavoro
anche gli occupati
dovranno pur mangiare
spezzarsi le ossa
respirare le polveri
sono diritti inalienabili
sanciti dalla costituzione
l’italia è una repubblica democratica
fondata sul perforamento del terreno
Bio
Michele Donati (Faenza, 1994) si è laureato in Italianistica all’Università di Bologna con una tesi in Poesia italiana del ‘900 su Clemente Rebora e la musica: un estratto è stato pubblicato su Smerilliana (n.23, 2020) con il titolo Per un Rebora mal noto. Indagine su Rebora e il melodramma. Scrive sul quotidiano Corriere Romagna, è vicepresidente dell’associazione IndependetPoetry, con cui cura appuntamenti e letture poetico-musicali (Melusina di Antonio Porta, L’ospite che non giunse di Nella Nobili, La libellula di Amelia Rosselli nello spazio espositivo Officina Matteucci, Faenza, 2018-19). È autore e regista di spettacoli teatrali: Mazapégul, Museo Carlo Zauli (Faenza), Festival Tres Dotes (Tredozio), 2018; Canone a specchio, Fringe Festival (Edimburgo), Teatro del Navile (Bologna), 2019. Alcuni suoi inediti sono inseriti nell’Antologia Distanze Obliterate (Puntoacapo, 2021) curata da Alma Poesia.